Come cucinare il dentice

Come cucinare il dentice
Come cucinare il dentice

Il dentice è un pesce d’acqua marina che vive sia nei fondali sabbiosi che in quelli rocciosi. Tipico del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico, questo pesce può superare addirittura i 10 kg e variare nella sua colorazione che può essere sui toni del blu oppure su quelli del rosso pallido (colore tipico degli esemplari più grossi).

Il dentice ha varie proprietà benefiche ed è infatti considerato un buon alleato per la vista, le ossa, il sistema immunitario ed è inoltre fonte di antiossidanti ma anche di colesterolo.

Come scegliere il dentice

Il dentice può essere acquistato durante tutto l’anno ma il periodo migliore è sicuramente quello che va dal mese di ottobre a quello di marzo. Per scegliere un prodotto fresco è importante prestare attenzione ad alcuni particolari:

  • Gli occhi dovranno essere sporgenti, vivi e mai con la pupilla arrossata.
  • Il corpo dovrà risultare rigido e non floscio.
  • Le squame ben aderenti e non staccate.
  • L’odore dovrà essere delicato e non simile a quello dell’ammoniaca.

Oltre a quello fresco il dentice viene comunque venduto anche sott'olio, surgelato ed essiccato.

Come pulire e tagliare il dentice

Pulire il dentice non è poi diverso dal pulire la maggior parte degli altri pesci. Per questa operazione ciò che serve è un tagliere, un coltello, delle forbici e dell’acqua corrente.

Fase 1. Posizionate il pesce sul tagliere ed incidete il suo dorso appena sotto le branchie.

Fase 2. Estraete quindi le interiora e sciacquate accuratamente.

Fase 3. Utilizzando le forbici eliminate ora le pinne.

Fase 4. Rimuovete le squame, se previsto dalla vostra ricetta, passando il coltello dalla coda fino alla testa.

Fase 5. Ripulite il pesce con acqua corrente fredda.

A questo punto potrete utilizzare il dentice per la vostra preparazione.

Come cucinare il dentice

In cucina questo pesce può essere utilizzato per la preparazione di risotti, minestre o di saporiti secondi piatti cuocendolo al cartoccio, al forno, al sale, alla griglia o bollito. Il suo gusto così delicato si presta davvero a numerose ricette, ma ecco quali sono quelle più apprezzate:

Dentice al Cartoccio

Per preparare il dentice al cartoccio bisogna innanzitutto pulirlo, proprio come spiegato sopra. Dopo averlo asciugato con della carta assorbente il pesce dovrà essere trasferito su un foglio di carta stagnola e condito, sia internamente che esternamente, con sale e pepe. Una volta preparata un’emulsione con olio extravergine d’oliva, succo di limone ed un trito di aglio, prezzemolo e timo, irrorate accuratamente il dentice sulla sua superficie e all’interno. Ricopritelo con un altro foglio di carta stagnola, sigillandolo alle estremità e trasferendolo in una leccarda da forno per cuocerlo a 180 °C per 30 minuti circa. Trascorso questo tempo portatelo in tavola ed aprite la stagnola dopo averlo impiattato.

Dentice al Forno con Patate

Il dentice al forno lega alla perfezione con le patate. Per questa ricetta partite proprio da queste, tagliandole a fettine di circa 2 millimetri e trasferendole in una leccarda cosparsa con dell’olio extravergine d’oliva. Adagiate ora il dentice, precedentemente pulito ed asciugato, e conditelo in superficie ed internamente con un po’ di sale e pepe. Aggiungete ora dei pomodorini tagliati e salati, della cipolla a velo e cuocete a 190 °C per 40 minuti circa. A metà cottura sfumatelo con un po’ di vino bianco e portatelo poi in tavola aggiungendo un trito di aglio e prezzemolo alle patate.

Come conservare il dentice

Il dentice, come un po’ la maggior parte dei pesci, è un alimento molto delicato che va consumato quanto prima dopo essere stato acquistato. Nel caso non potrà essere portato in tavola subito allora sarà necessario conservarlo in frigorifero oppure in freezer.

In frigorifero il dentice si conserva per un massimo di 2 giorni, dopo averlo eviscerato, lavato con cura e poi asciugato. E’ indispensabile, per tutto il tempo che resterà in frigo, tenerlo in un sacchetto o un contenitore per alimenti ben chiuso.

Stessa procedura vale per il freezer, dove potrà essere conservato però fino a 3 mesi.

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