Come usare i semi di lino

Come usare i semi di lino
Come usare i semi di lino

La pianta del lino, con i suoi preziosi semi, era molto coltivata già in antichità. Gli Egizi, per esempio, erano soliti utilizzarla per creare dei bellissimi tessuti. Oggi i semi di lino vengono impiegati anche nel campo della cosmetica ma soprattutto in quello alimentare.

Questi piccoli semi, che si trovano all'interno dei frutti, vengono considerati un vero e proprio toccasana per l’organismo. Poveri di sodio e colesterolo, ma ricchi di vitamine, fibre, fosforo, magnesio, rame e molti altri nutrienti ancora, i semi di lino sono una delle fonti vegetali più ricche di omega-3. Il modo migliore per assimilare questi acidi grassi essenziali è quello di assumere i semi di lino, crudi o tritati con un mortaio, nella dose di 1 cucchiaio e ½ al giorno. Di solito di semi di lino vengono maggiormente integrati nelle diete vegetariane e vegane, prive altrimenti degli importantissimi omega-3 che sono presenti nel pesce.

Come scegliere i semi di lino

I semi di lino esistono nella varietà dorata e scura, entrambe però hanno delle proprietà molto simili.

Possono essere acquistati nei negozi di prodotti bio, in erboristeria e on-line, l’importante è essere certi che si tratti di semi non trattati e non entrati in contatto con i pesticidi.

Solitamente vengono venduti in confezioni di plastica trasparenti da 250 o da 500 grammi.

Come utilizzare i semi di lino

Crudi, cotti, interi o macinati, esiste sempre un modo per come utilizzare i semi di lino in cucina.

Quelli crudi generalmente vengono aggiunti come arricchimento di saporite insalate ma anche per il condimento di queste ultime. Mettendo un po’ di olio extravergine d’oliva, semi li lino, aceto di mele e sale, si prepara infatti un’ottima vinaigrette. Sono ottimi però anche per iniziare la giornata, aggiunti magari al muesli insieme alla frutta secca ed altri tipi di semi.

Quelli cotti rendono più croccanti e profumati gli impasti del pane. E’ il caso del Soda Bread, il tipico pane irlandese che viene fatto lievitare con il bicarbonato di sodio (invece che con il lievito di birra) e decorato con un’abbondante spolverata di semi, tra cui quelli di lino.

Soda-bread

Una volta tostati possono anche essere aggiunti nelle vellutate e nelle zuppe, un modo semplicissimo per donare ulteriore sapore e nutrienti. Trovano impiego anche come addensanti, da utilizzare al posto delle uova in sfiziose polpette vegetali ad esempio.

Quelli macinati grossolanamente possono essere la base di un particolare pesto. Vanno aggiunti in un mixer con olio extravergine di oliva, un po’ di sale, rucola, aglio, mandorle e qualche goccia di limone, per poter stendere il pesto ottenuto su delle croccanti bruschette oppure come condimento per la pasta.

E’ possibile inoltre utilizzarli per preparare olio e farina.

L’olio di semi di lino è indicato per condire insalate e verdure. E' molto importante che questo sia sempre usato a crudo e mai per le cotture.

La farina di semi di lino va utilizzata invece per le ricette salate.

Abbinare i semi di lino ad altri ingredienti non è affatto difficile, il loro sapore è comunque delicato e non prevarica gli altri.

Come conservare i semi di lino

I semi di lino possono essere conservati anche per diversi mesi.

Per mantenerli al meglio sarà però necessario riporli in un luogo fresco, asciutto e ben lontano da qualsiasi fonte di calore, chiudendoli all'interno di un barattolo con chiusura ermetica.

Dopo averli macinati sarà necessario invece riporli in frigorifero, oppure nel freezer all’interno di sacchetti per alimenti.

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