Come far maturare la frutta

Come far maturare la frutta
Come far maturare la frutta

Spesso capita che quando si acquisti la frutta, la si scelga principalmente acerba: questo avviene di norma sia perché in questo modo è possibile conservarla più a lungo anche a casa, sia perché sovente, proprio la grande distribuzione ha la tendenza di proporre prodotti non propriamente maturi in modo tale da non pregiudicarne l’integrità qualora non vengano acquistati nello stesso giorno in cui vengono esposti sugli scaffali.

Importante resta evitare accuratamente il frigorifero che, proprio con la frutta tende a non andare troppo d’accordo: ecco dunque come conservarla al meglio agevolandone la maturazione anche fuori dal frigo, mantenendola comunque fresca e sempre succosa.

Come consentire alla frutta di maturare lontana dal frigorifero

La regola aurea della frutta esige che non venga mai conservata né tantomento fatta maturare all’interno del frigo fatta eccezione solo per la frutta già giunta a un avanzato stato di maturazione a patto che venga consumata entro le 24 ore successive. In tutti gli altri casi è opportuno evitare di refrigerarla artificialmente poiché le basse temperature tendono a non favorire la corretta maturazione della frutta, alterandone il gusto. Esattamente come avviene in natura infatti, come sugli alberi essa teme il freddo e le gelate, allo stesso modo tali temperature tenderebbero a distruggerla e a farla marcire prima ancora che possa risultare adeguatamente matura.

La frutta predilige la classica temperatura ambiente di circa 20°C, sempre adottando l’accortezza di evitare fonti di calore e sole diretto: meglio dunque orientarsi su classici contenitori da conservazione o in alternativa tovaglioli, buste di carta o semplici cesti di vimini.

Proprio i tovaglioli di lino e cotone rappresentano una tra le soluzioni più adatte a promuovere la maturazione della frutta. Occorre stenderli in una zona spaziosa della cucina o in alternativa in dispensa, disponendo sulla superficie la frutta che deve giungere a maturazione, prestando attenzione che ogni frutto non sia troppo ravvicinato rispetto agli altri onde evitare che toccandosi possa determinare macchie o compromettere l’ottimale stato di conservazione.

I frutti in questo caso non vanno coperti ma è preferibile includere qualche mela, perfetta per favorire la maturazione complice la sua peculiare caratteristica di emanare etilene, un gas totalmente innocuo che svolge l’azione di un ormone vegetale in grado di accelerare la maturazione senza provocare tuttavia avvizzimento.

Valida alternativa ai tovaglioli è rappresentata dalle buste di carta, le classiche dove viene conservato anche il pane, entro le quali è possibile inserire anche la frutta che necessita di maturare. Anche in questo caso è utile includere mele e banane che agevoleranno tale obiettivo. E’ opportuno ricordare che anche in questo caso, i tempi di maturazione della frutta, se particolarmente acerba, si aggirano intorno ai 5/7 giorni, un fattore da ricordare quando ci si accinge a fare la spesa con largo anticipo rispetto al reale consumo dei prodotti.

Anche una piccola cesta di vimini può rappresentare il posto giusto per consentire alla frutta di maturare con una maggiore rapidità: importante scegliere una misura corretta, né troppo piccola né al contrario eccessivamente ampia. In questo modo la frutta sarà piacevole da vedere poiché proprio le ceste in vimini, diciamocelo, fanno “arredamento” e conferiscono un tocco shabby alla cucina, e utilissima per la frutta stessa, da accompagnare come di consueto a mele e banane.

Come maturare frutti non climaterici

La frutta non è tutta uguale: esistono infatti i cosiddetti frutti non climaterici, quelli che di fatto non maturano al di fuori della pianta dalla quale vengono colti. Nel caso vengano acquistati acerbi, in casa è inevitabile che restino tali. Tra questi compaiono gli agrumi, le ciliegie, l’ananas e i melograni: meglio dunque “mettere le mani avanti” ed essere consapevoli quando si sceglie di acquistare la frutta poiché i frutti non climaterici acerbi, rappresenterebbero inevitabilmente un errore di valutazione, finendo per dover ricorrere ad un consumo forzato e non propriamente piacevole.

Cosa fare con la frutta avanzata

Qualora avanzi la frutta particolarmente matura, è sempre importante non sprecarla e trovare un impiego alternativo all’utilizzo in purezza: è dunque possibile sfruttarla in almeno due modi. Preparando cioè gustose marmellate che tipicamente necessitano di frutti maturi, o in alternativa golosissime crostate. Un modo come un altro per non buttare via nulla, impiegando anche la frutta nel modo più delizioso possibile!

 

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