Come conservare lo champagne

Come conservare lo champagne
Come conservare lo champagne

Troppe bottiglie di champagne per festeggiare il compleanno? Niente paura, è possibile conservarle a lungo. L’importate è sapere come e rispettare qualche semplice regola. Provate a creare una piccola cantina in casa o a riporre sul piano del frigo una bottiglia aperta ma consumata a metà. Ecco una guida pratica per non sprecare questo prezioso vino.

Il segreto è nel riposo

Le bottiglie di champagne più pregiate sono quelle che hanno raggiunto il punto perfetto di maturazione. Dopo una fase di affinamento in cantina, sono pronte per essere gustate e stappate in occasione di eventi speciali. Ma è bene sapere che queste bottiglie così perfette possono essere conservate a lungo, mantenendo le loro proprietà, a patto di rispettare tre regole fondamentali per il luogo destinate ad accoglierle: un tasso di umidità elevato, temperatura vicina ai 10° che sia bassa e soprattutto costante, conservazione al riparo da luce, rumori molesti e vibrazioni. Il riposo è importante ed è fondamentale preservarne la qualità.

Tutto quello a cui fare attenzione

Certo, non tutti possono avvalersi del prezioso contributo di una cantina per conservare il proprio champagne. È importante scegliere il luogo adatto, una stanza fresca, secca e buia. E, soprattutto, è importante prendere delle piccole precauzioni per non incorrere in spiacevoli sorprese al momento di riprendere la nostra bottiglia. La prima cosa a cui fare attenzione è l’ambiente che circonda lo champagne. Eliminiamo ogni pericolo di inciampo e ogni oggetto o vestito di uso quotidiano. Le bottiglie non devono essere posti in luoghi troppo frequentati o né devono essere spostate continuamente quando siamo alla ricerca di qualcosa. Attenzione, come detto, alle vibrazioni che potrebbero intaccare il sapore della vino frizzante o mettere a rischio la stabilità della bottiglia. Quindi meglio allontanarsi dalle stanze dei più piccoli o dei ragazzi che spesso amano sentire la radio a tutto volume.

Creare un ambiente isolato

Una volta individuato l’ambiente migliore per essere trasformato in cantina è fondamentale isolarlo da sbalzi termici e umidità. È opportuno scegliere una soluzione resistente e spessa, dotata di una barriera antivapore su entrambi i lati. Attenzione al pavimento, meglio scegliere assi di legno o del cemento. Da bandire tappeti e moquette che trattengono una quantità eccessiva di umidità. Altra nemica della qualità del nostro champagne è la luce che rischia di alterare la temperatura dei luoghi. Meglio non lasciare finestre aperte e coprirle con delle tende o dipingerle per impedire l’accesso di fasci di luce eccessivi. L’ideale sarebbe scegliere vetri doppi a isolamento termico per le finestre. E le persiane? Meglio di legno, avvolgibili o ad alveare. Sono la soluzione ideale per ostacolare la luce.

L’importante è essere costanti

A favorire il mantenimento di una qualità alta del prodotto è la possibilità di contare sempre su un tasso di umidità costante, compreso tra il 50 e il 75 per cento. Per essere sicuri che, nonostante l’alternarsi delle stagioni, la temperatura della cantina rimanga costante è bene munirsi di un umidificatore. Anche la temperatura dell’ambiente adibito a cantina deve essere costante. L’ideale è che sia compresa tra i 10 e i 15 °C. Per controllarla basta installare un termometro a parete vicino alle bottiglie. Quando controllare la temperatura? Non deve diventare una mania ma è opportuno verificare eventuali variazioni almeno una volta alla settimana. In questo caso, uno strumento che può aiutarci a mantenere costante la temperatura dei luoghi è il condizionatore.

I supporti giusti per un corretto riposo

Altro aspetto di grande importanza da verificare è quello che riguarda i supporti destinati ad accogliere il riposo delle nostre bottiglie. Portabottiglie di legno, metallo, acciaio offrono soluzioni pratiche per tutti i gusti e tutte le tasche. L’ideale  e raccoglierli su scaffali di metallo che risultano poco ingombranti e altamente sicuri e solidi.

Come conservare lo champagne aperto

La tua bottiglia champagne è stata stappata ma non è finita? Anche in questo caso è possibile conservare le frizzanti bollicine con qualche piccolo accorgimento. Come fare? Dimenticate il cucchiaino da infilare sulla bottiglia, meglio optare per un tappo in metallo di alta qualità. In questo modo, infatti, sarà possibile evitare il contatto tra l’aria esterna e il vino frizzante, mantenendone intatte le qualità. Per preservare sapore e tono, poi, meglio stendere la bottiglia. Poggiatela su uno scaffale, meglio evitare di tenerla in verticale alla parete del frigo. Scegliere uno scaffale più riparato, anche in questo caso è opportuno evitare  che la bottiglia venga sottoposta a stress eccessivi con continui spostamenti. Il vecchio tappo? Conservatelo come ricordo, aggiungendo la data dell’occasione importante che vi ha portato a stappare la bottiglia. Meglio evitare di utilizzarlo per provare a richiudere la bottiglia, sarebbe inutile e dannoso per il contenuto. Sarebbe praticamente impossibile, infatti, riportare la bottiglia al punto di isolamento originale. Questo aspetto non va sottovalutato perché apre al rischio del passaggio di aria che potrebbe avere conseguenze negative dirette sulla qualità dello champagne andando a inficiare tutti i tentativi di conservazione.

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