Come cucinare il cavolfiore

Come cucinare il cavolfiore
Come cucinare il cavolfiore

Uno degli alimenti più importanti per la nostra salute è sicuramente il cavolfiore. Simile ad un grande fiore, il cavolfiore ha un’infiorescenza commestibile che viene chiamata testa oppure palla. Le calorie contenute in questo alimento ricco di acqua sono davvero molto poche mentre è alta la presenza di potassio e vitamina C. Proprio grazie alla presenza di questa vitamina si facilita, per il nostro organismo,  l’assorbimento del ferro contenuto in esso ed ecco spiegato quindi perché è particolarmente indicato agli anemici ed ai convalescenti.

Come sceglierlo

Con l’utilizzo delle serre è ormai possibile reperire il cavolfiore durante tutto l’anno, ma le stagioni migliori per acquistarlo sono sicuramente primavera ed inverno. Stiamo parlando di un ortaggio molto delicato e che quindi necessita di qualche piccolo accorgimento in fase di acquisto se vogliamo esser certi di portare a casa un prodotto fresco.

Accertatevi quindi che il vostro cavolfiore abbia: infiorescenza compatta, colore acceso, nessuna macchia di annerimento e foglie croccanti.

Stessa cosa vale per quando scegliete il cavolo verde, suo stretto parente.

Come pulirlo e tagliarlo

Prima di cucinare il cavolo bisogna pulirlo e tagliarlo. L'operazione non è difficile ma bisognerà procurarsi un tagliere, un coltello, una ciotola con dell’acqua ed un colapasta.

Iniziate adagiando il cavolfiore sul tagliere, eliminate le sue foglie e tagliate con il coltello il suo gambo.

1 tagliare il cavolo

Sempre con il coltello dividetelo in cimette che laverete immergendole in una ciotolina con dell’acqua fredda per qualche minuto e successivamente sotto acqua corrente. Lasciate quindi scolare il cavolfiore in un colapasta prima di impiegarlo in una qualsiasi preparazione.

2 tagliare cavolo

Come cucinare il cavolfiore

Il cavolfiore generalmente lo si ama o lo si odia, senza vie di mezzo, e proprio per chi lo odia sarebbe opportuno prepararlo in tanti modi diversi per scovare la ricetta migliore per il gusto del palato. Se non sapete proprio da dove partire, vediamo assieme come cucinare il cavolo.

Seppur sia più difficile da digerire, molte persone adorano mangiare il cavolfiore crudo o leggermente marinato. Non è affatto difficile da preparare ed i suoi tempi di cottura cambiano inevitabilmente in base alla grandezza del pezzo che avremo acquistato.

Ecco come cuocere il cavolfiore:

In linea generale possiamo dire che, una volta messo in acqua bollente, ci vorranno dai 20 ai 25 minuti per un intero cavolfiore bollito oppure 10 minuti per la cottura delle sue cime. Stesso tempo vale per la cottura al vapore, riservata alle sole cimette. Se generalmente utilizzate una pentola a pressione per le vostre cotture, per quella del cavolfiore vi serviranno 4-5 minuti per le cimette e 8-12 per quelli interi. Per chi volesse portarlo in tavola in modo più gustoso potrà cuocerlo al forno, aggiungendo semplicemente odori, sale ed olio. Sempre con la cottura al forno si prepara quello gratinato, con l’aggiunta di besciamella è sicuramente uno dei modo in cui viene più apprezzato. Può essere cucinato in padella con aglio in camicia e del peperoncino ma anche fritto, una volta che lo avrete preparato in favolose polpette. Sott’olio, in purea, nella vellutata e nel minestrone, a Napoli nel periodo natalizio si porta in tavola nella famosa e ricca insalata di rinforzo fatta con papaccelle, scarole, olive, sott’aceti ed acciughe, ecco perché questo nome così bizzarro. Con uno shock termico invece si realizza una croccante ma leggerissima tempura, un tipico piatto giapponese. Tra i piatti più tradizionali della cucina italiana troviamo inevitabilmente la pasta e cavolo, da preparare con ingredienti semplici: aglio, olio, peperoncino e prezzemolo ed avrete reso felice il vostro palato. Come avete visto le ricette con cavolfiore non sono poche e non è difficile scovarne sempre nuove.

Come conservarlo

Essendo particolarmente delicato il cavolfiore si deteriora facilmente in pochi giorni per cui è sempre preferibile acquistarlo quando siamo certi di volerlo utilizzare. Va conservato in frigorifero dopo aver eliminato il gambo e le foglie oppure, in alternativa, nel freezer previa bollitura.

Consiglio

Per evitare di ritrovarsi un ortaggio molle e scuro una volta scongelato aggiungete questo passaggio prima della sua surgelazione:

-Prepara acqua e ghiaccio in una ciotola capiente. Ti servirà per tuffarci dentro il cavolfiore appena avrai finito la cottura.

-Cuoci il cavolfiore per circa 3 minuti, giusto il tempo di uccidere gli enzimi che rovinerebbero l’ortaggio.

-Metti l’ortaggio in acqua ghiacciata dopo averlo scolato. Lascialo altri 3 minuti in questo bagno ghiacciato per bloccare la cottura.

-Congela il tuo cavolfiore chiudendolo in un sacchetto o contenitore alimentare.

 

 

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