Come tagliare il dragon fruit

Come tagliare il dragon fruit
Come tagliare il dragon fruit

Si chiama pitaya, anche se è molto più famoso col nome di dragon fruit, ed è un frutto esotico che sta conquistando sempre più attenzioni anche in Italia per le sue proprietà di gusto ed estetiche: la versione rossa, in particolare, si caratterizza per belle foglie esterne di colore rosa o fucsia e una polpa bianca punteggiata da tantissimi e piccolissimi semi scuri. Ma come si taglia un dragon fruit e come si consuma? Scopriamolo insieme!

Che cos'è il dragon fruit

Il dragon fruit o pitaya, a volte in italiano anche frutto del drago, è un frutto tropicale dal sapore delicato, facile da tagliare e mangiare e bello da vedere. Originario dell'America centrale e appartenente alla famiglia dei cactus, oggi questo alimento può essere trovato in tutto il mondo, anche se in Italia non è facile da reperire se non in negozi molto specializzati.

La variante più comune di dragon fruit ha fogliame esterno di colore rosa brillante e polpa bianca all'interno, con semi neri sparsi ovunque, ma ci sono anche tipologie meno comuni con polpa di color magenta o gialla. Il periodo di massima stagionalità "originaria" del frutto è nei mesi estivi fino all'inizio dell'autunno, e per riconoscere se il dragon fruit è maturo e fresco dobbiamo controllare la vivacità degli strati esterni, che devono essere di colore rosa brillante con punte di color verde vivido e superficie liscia; meglio evitare l'acquisto se il frutto sembra rugoso, ha imperfezioni o colorazione marrone.

Per quanto riguarda la polpa, poi, a completa e perfetta maturazione si presenza di consistenza soda, ma non dura come una roccia (frutto ancora acerbo) né completamente molle (eccessiva maturazione). Il frutto va conservato a temperatura ambiente e possiamo usare alcune accortezze per prolungarne la durata: se è troppo acerbo, possiamo metterlo intero e non sbucciato in un sacchetto di carta con una mela o una banana che, grazie all'emissione di gas etilene, ne accelerano la maturazione. Se invece è già maturo ma non vogliamo ancora consumarlo, possiamo conservare il dragon fruit in un sacchetto di plastica sigillato in frigorifero per un massimo di 1 settimana. Infine, i pezzi tagliati si conservano in un contenitore ermetico per circa 2-5 giorni, facendo attenzione che la polpa non diventi di color marrone o pastosa, segni di deterioramento eccessivo.

Le caratteristiche del dragon fruit: aspetto, gusto e proprietà

Il dragon fruit stupisce (e un po' forse intimorisce) sin dal primo sguardo, grazie alla presenza di queste foglie colorate che ricordano un po' la forma dell'ananas o del fico d'india. In realtà, al palato questo frutto ha un sapore non particolarmente intenso, generalmente dolciastro ma succoso e fresco, che solitamente viene descritto come via di mezzo tra il gusto di kiwi, pera, anguria e fico d’india stesso. Proprio per questa delicatezza aromatica, molti suggeriscono di non mangiare il frutto da solo, ma di combinarlo con altri frutti in una macedonia o di accostarlo a pietanze di gusto più forte e netto, sfruttando anche la specifica consistenza della polpa della pitaya, resa ancora più croccante e sfiziosa dalla presenza di tutti i minuscoli semi sparsi all'interno.

Ma questo alimento non è solo bello, appariscente e (abbastanza) buono: il dragon fruit è infatti considerato un superfrutto per le interessanti proprietà nutrizionali, in quanto contiene fibre, antiossidanti, vitamine e minerali, in particolare vitamina C, magnesio e licopene. Anche i semini neri hanno effetti benefici per l'organismo, perché ricchi di grassi polinsaturi, capaci di ridurre i livelli di colesterolo e di conseguenza l’insorgere di alcune malattie.

Come tagliare dragon fruit

Chiarito che cos'è questo frutto, veniamo alle questioni più pratiche, ovvero come tagliare il dragon fruit per consumarlo nella maniera che preferiamo.

La premessa rassicurante è che, nonostante l'apparenza, tagliare, mangiare e gustare il frutto del drago è decisamente semplice, e che l'unica accortezza è rimuovere la buccia colorata, che rappresenta l’unica parte non commestibile di questo frutto, badando a togliere ogni eventuale residuo dal frutto interno.

La buccia colorata di fogliame è sottile e liscia e ricopre un secondo strato protettivo, più spesso, morbido, ceroso e flessibile, che si separa facilmente dalla polpa: pulire il dragon fruit significa quindi rimuovere queste due protezioni per "liberare" appunto la polpa, che possiamo poi ulteriormente tagliare o consumare direttamente.

Le operazioni per tagliare il dragon fruit iniziano posizionando il frutto su un tagliere: con un coltello da chef affilato tagliamo il frutto a metà nel senso della lunghezza, iniziando dall'alto verso il basso, incidendo nello stelo più spesso.

A questo punto abbiamo diviso il dragon fruit a metà: se vogliamo consumarlo subito, possiamo semplicemente mangiare la polpa usando un cucchiaino (come a volte si fa col kiwi), mentre se vogliamo perfezionare la pulizia dobbiamo seguire questi altri passaggi.

Le alternative sono due: possiamo usare un cucchiaio grande ed estrarre la polpa "scavandola" dal guscio (che possiamo anche conservare e usare come ciotola in cui servire il frutto stesso o una piccola macedonia), oppure rimuovere la pelle sbucciandola semplicemente con le mani, facendo una piccola pressione per staccare la buccia spessa dal frutto (operazione più semplice se tagliamo ancora il frutto a metà, ottenendo quindi quattro quarti).

Ora dobbiamo solo decidere come tagliare e usare la polpa che abbiamo separato dalle bucce: come detto, il metodo di consumo più semplice è usare direttamente un cucchiaio, ma se vogliamo usare il dragon fruit in ricette dobbiamo procedere diversamente.

Possiamo cioè usare uno scavino per ricavare delle sfere di dragon fruit (come si fa con melone e anguria), oppure tagliare la polpa a fette spesse o sottili (ad esempio, per una presentazione sfiziosa potremmo tagliarla a pezzi con la buccia come le arance), o ancora fare dei cubetti di dragon fruit tagliando appositamente la frutta.

Come consumare il dragon fruit: idee e ricette

Come detto, ci sono tanti modi per consumare il dragon fruit: possiamo mangiarlo fresco e assoluto, per gustarne il sapore "vero", oppure possiamo usarlo per fare dei frullati, ricche macedonie di frutta fresca, confetture tropicali, sorbetti e cocktail. Inoltre, per creare contrasti agrodolci possiamo aggiungere cubetti di dragon fruit a un'insalata, oppure grigliare le fette di dragon fruit per un contorno sorprendente o ancora utilizzare la polpa cotta come contorno da accompagnare a piatti di carne e pesce.

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