Noci pecan

Noci pecan
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Frutto dell’albero omonimo originario del Nord America, le noci Pecan si stanno diffondendo anche in Italia come gustoso ingrediente da cucina, soprattutto nella preparazione di dolci e ricette particolari, rivelando anche proprietà benefiche da non sottovalutare.

Le caratteristiche delle noci pecan

La particolarità di questo frutto sta sia nell’aspetto che nella consistenza particolare; dal punto di vista esteriore ogni noce è racchiusa in un sottile guscio, duro e liscio al tatto, e dato anche il colore (dal marrone chiaro al rossastro, a seconda delle varietà) somiglia a un piccolo uovo di cioccolato. All’interno del guscio si trova il gheriglio commestibile lungo circa 3 cm e all’apparenza simile alle noci tradizionali nostrane, ma dalla forma stretta e allungata e ricoperto da una peculiare pellicina rossastra. Prima di essere commercializzate e consumate, le noci pecan vengono sottoposte a un processo di disidratazione che rimuove l’umidità e ne migliora la conservazione, che può essere eseguito anche a casa se si acquista il prodotto fresco.

Le proprietà delle noci Pecan

Come altri tipi di frutta secca, anche questo ingrediente vanta importanti valori nutrizionali: in particolare, contiene una buona quantità di proteine, fibre alimentari e zuccheri, nonché dosi sensibili di minerali (in particolare fosforo, potassio, manganese, calcio e rame); tra le vitamine si riconoscono le vitamine A, del gruppo B, ma anche C e piccole quantità di E, K e J, e inoltre le noci pecan contengono anche folati e beta-carotene.

L’elemento più presente nelle noci pecan sono comunque i grassi (per circa il 72 per cento), soprattutto acidi grassi monoinsaturi, come ad esempio l’acido oleico; secondo alcuni studi medici, questo produce effetti positivi nella regolarizzazione dei livelli di colesterolo, perché il consumo di noci pecan riduce i livelli di colesterolo cattivo LDL e aumenta i livelli del colesterolo buono HDL.

Le controindicazioni

La forte presenza di grassi ha comunque un effetto anche sull’apporto calorico delle noci pecan: si stima che 100 grammi di prodotto contengano circa 700 calorie, il valore più alto tra la frutta secca. Quindi, il consumo di questo prodotto è da valutare bene nei regimi dietetici: se infatti le noci pecan possono aiutare a controllare il peso perché aumentano il senso di sazietà e diminuiscono la necessità di assumere cibo durante la giornata, bisogna fare attenzione a non esagerare. Come per altre tipologie di frutta secca, poi, le noci pecan sono ritenute potenzialmente un fattore di allergie, provocando reazioni e sintomatologie differenti.

Gli usi in cucina delle noci pecan

Le noci pecan sono molto croccanti, soprattutto quando tostate, con un gusto ricco e quasi burroso, che si rivela leggermente più dolce e aromatico di quello delle noci classiche. In cucina trovano un vasto campo di applicazione, a cominciare da quello semplice e sfizioso come snack antifame e ricco di energia; inoltre, diventano un’aggiunta innovativa a qualsiasi tipo di piatto, dalle insalate ai sughi per insaporire i primi, ma anche per completare una impanatura o arricchire sughetti per i secondi o prodotti da forno come il pane.

Tuttavia, è nei dolci e dessert che questa frutta secca trova la massima realizzazione, come nel caso della classica ricetta americana della Pecan Pie, che compare spesso sulle tavole statunitensi in occasione del pranzo del Ringraziamento, ma in pasticceria si utilizzano anche per realizzare praline, brownies o gelati, mentre a New Orleans è molto famosa una caramella preparata con questo frutto.

Dove comprare le noci pecan

Oggi non è difficile trovare in Italia questi prodotti, e sempre più frequentemente si possono acquistare confezioni di noci pecan nei supermercati più riforniti oppure nei negozi biologici, oltre che sulle piattaforme di eCommerce. Il loro costo è piuttosto elevato, similmente a quanto accade ad altre tipologie di frutta secca, e in media un chilo di noci pecan costa 15 euro all’incirca.

Curiosità sulle noci Pecan

In botanica l’albero si chiama Carya illinoensis, appartenente alla famiglia delle Juglandaceae, ed è originario del Nord America; secondo gli ultimi studi, le noci pecan sono state coltivate solo dal 1846 e il nome Pecan fu assegnato dalla popolazione nativa americana degli Algonchini, che col termine indicavano le noci e tutta la frutta a guscio che si rompeva attraverso una pietra. Oggi la coltivazione si è estesa anche in altre parti del mondo, Italia compresa (in particolare le varietà Kiowa, Wichita e Shoshoni), e si contano quasi 500 varietà differenti, distinte tra quelle che sono adatte ai climi caldo-umidi (le orientali) e quelle occidentali, che resistono meglio alla siccità.

L’albero pecan è stato designato nel 1919 come albero ufficiale e rappresentativo dello stato del Texas, e negli Stati Uniti è stato istituito addirittura un “mese nazionale” del Pecan, con la scelta che è caduta su aprile.

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