Pere

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Cosa sono:

Le pere sono il frutto del genere Pyrus, a cui appartengono diverse specie, la più coltivata è la Pyrus communis. Erano molto amate già in antica Grecia ed il grande poeta ellenico Omerico le decantava nei suoi scritti, i Romani invece ne perfezionarono la coltivazione curando ben 41 specie. Nel Medioevo divennero molto popolari, celebrità mantenuta nel corso del tempo ed infatti ancora oggi sono considerate tra i frutti più amati.

Come utilizzarle in cucina:

Le pere in cucina sono un frutto che si presta a mille preparazioni totalmente diverse. C’è chi le utilizza al naturale, magari nei freschi spiedini di frutta, chi nei dolci, chi nelle insalate e chi negli antipasti assieme ai formaggi (prevalentemente gorgonzola), qualcun altro le usa invece per la preparazione di delicatissimi risotti. La polpa morbida ed estremamente dolce di questo frutto le rende ideali come ingrediente per dessert, succhi, macedonie e marmellate. Proprio queste ultime possono essere preparate addirittura con l’aggiunta di rum, una vera delizia! Questo non è però l’unico abbinamento con l’alcol, infatti le pere vengono anche gustate sotto grappa. Come tutti sappiamo gli accostamenti più famosi sono quelli della torta ricotta e pere e torta pere e cioccolato ed è da escludere che esista qualcuno che non abbia mai provato una fetta di questi deliziosi dolci. Grazie alle sue tante proprietà la pera bollita è consigliata invece per i più piccini durante la fase di svezzamento, mentre per il suo sapore dolce e la morbidezza della polpa per quelli di un paio di anni di vita, che potranno con facilità addentarla. Le pere si conservano a basse temperature, ma per poterle gustare al meglio sarà preferibile tenerle a temperatura ambiente un paio di giorni prima di consumarle.

Varietà:

Di varietà di questo frutto ne esistono oltre 5000 ed è possibile acquistarle durante tutto l’anno in quanto ognuna di esse matura in differenti periodi. Tra le varietà più conosciute:

-William cultivar inglese e Max Red Bartlett, detta anche William rossa: la polpa di entrambe è biancastra, dolce-acidula, succosa e con un particolare aroma moscato.

-Decana: ha una polpa bianca, dolce-acidula, succosa ed aromatica. Si presenta abbastanza grossa e con la buccia giallo-verde liscia, con piccolissime lenticelle.

-Abate: la sua polpa è bianca, succosa e zuccherina, mentre il frutto ha una buccia verde-giallastra ed è grosso.

-Kaiser: dalla polpa bianco-giallastra ed un po’ granulosa, è una pera poco succosa (almeno che non venga fatta maturare a lungo) ma abbastanza grande. La sua buccia è color ruggine, su un fondo giallo bronzeo ed ha moltissime lenticelle.

-Conference: con la sua polpa bianco-giallastra, succosa e poco acidula. Ha delle dimensioni medie e la sua buccia è di colore verde-bronzo.

Forse non tutti sanno che esistono anche le pere cotogne, oltre alle mele. Si tratta di un frutto con una polpa facilmente ossidabile all’aria, granulosa e poco dolce. La sua grandezza è variabile e malforme, mentre la buccia è di colore giallo e presenta una peluria che scompare con la maturazione del frutto o comunque è facilmente rimovibile. Questo tipo di pere sono impiegate nella realizzazione di distillati, liquori, gelatine, mostarde e confetture.

Benefici:

La dieta italiana sostiene le cucine che abbiano il giusto equilibrio tra Appetibilità, Sazietà, Ipocaloricità (ricette ASI). Le pere sono considerate l’ingrediente ideale per questo tipo di dieta grazie all’abbondanza di fibre, il senso di sazietà che danno e le sue poche calorie (ne hanno 57 per 100 grammi). La presenza maggiore di fibra è contenuta nella buccia e per non perdere la possibilità di assimilarla si consiglia l’acquisto di un prodotto biologico, ideale da consumare senza doverlo sbucciare. Le pere sono un frutto ricco di zuccheri semplici, principalmente fruttosio, e contengono moltissima acqua e potassio. E’ proprio la presenza di quest’ultimo che le rende perfette per una dieta priva di sodio. Sono alleate nella riduzione dell’osteoporosi e nell’ostacolare il processo di rarefazione del tessuto osseo grazie alla presenza del calcio. Aiutano l’intestino e la circolazione sanguigna, il cervello invece trae benefici dal boro che migliora la capacità di immagazzinare ricordi e nozioni, migliorando anche la prontezza dei riflessi. Abbassano il colesterolo e ciò dipende da una fibra chiamata pectina, la stessa che viene aggiunta alle gelatine e alle marmellate come addensante. Nel nostro intestino questa sostanza forma uno strato viscoso che si lega al colesterolo e lo porta via assieme alle feci.

Piccola curiosità:

Nel ‘700 gli uomini erano soliti mangiare le pere caramellate ed infilzate nello spiedino durante le loro passeggiate.

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