Albicocche

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Cosa sono le albicocche

Come evidenziato nel suo nome botanico (Prunus armeniaca), la pianta dell’albicocco è originaria della zona di Cina nordorientale che confina con la Russia e dell’Armenia (dove si narra fu scoperta addirittura da Alessandro Magno), ed è nota e apprezzata da oltre quattromila anni, anche se per diffonderlo nel bacino del Mediterraneo fu decisivo l’intervento degli Arabi. Oggi esistono moltissime varietà di cultivar di albicocche, alcune delle quali tipiche del nostro Paese, come le Diavole campane, le Reali di Imola, le Valleggina liguri e le precoci Thyrintos del Nord Italia.

I frutti della pianta sono immediatamente riconoscibili per la forma ovale e un colore che varia dal giallo-arancione a tonalità più vicine al rosso, a seconda della tipologia e del grado di maturazione; quello che non cambia sono le dimensioni, che in genere non superano i 6 centimetri a crescita completata, e la caratteristica peluria vellutata che ricopre la buccia, rendendola liscia e morbida al tatto (e mantenendola edibile, anche se va accuratamente lavata prima del consumo). All’interno, si scopre una polpa carnosa, che ingloba un largo nocciolo che a sua volta contiene un seme a forma ovoidale, chiamato armellina, che è preferibile non mangiare per il suo gusto amarognolo, ma che può essere conservato e utilizzato per creare un saporito liquore casalingo.

 

Utilizzi in cucina delle albicocche

Il miglior modo per godere a pieno sia del sapore che delle proprietà nutritive originarie di questi frutti è consumarli freschi: data la natura molto delicata della pianta, bisogna però prestare attenzione al livello di maturazione raggiunto, badando in particolare al colore. Se, infatti, l’albicocca è troppo verde significa che non è ancora pronta, e risulterà dura e amara (senza mai raggiungere la tipica colorazione di arancione intenso); ma anche esemplari troppo molli e pieni di segni e “lividure” sono da evitare, perché troppo stagionate. In cucina, il suo utilizzo prevalente è come dessert a fine pasto, da sola o in macedonia, o accompagnamento per ricette dolci, come sorbetti e granite; ma molto diffusa è anche la produzione di gelatine, succhi di frutta, frullati e soprattutto confetture (casalinghe o industriali), che poi trovano immediato impiego assoluto in crostate, torte e dolci, o in abbinamento con la cioccolata (come nel caso della celeberrima Torta Sacher viennese). Ma negli ultimi tempi si stanno sperimentando anche innovativi mix con formaggi e yogurt, nonché ricette salate di albicocche con carni bianche, così come la diffusione di albicocche essiccate che possono essere mangiate tutto l’anno, o di quelle sciroppate (che, però, sono cotte, perdendo la concentrazione di vitamina C, e apportano quantità più elevate di zuccheri e calorie per il procedimento cui sono sottoposte).

 

Proprietà delle albicocche

Dal punto di vista dell’apporto nutrizionale, le albicocche si rivelano dei veri e propri tesori di proprietà, specialmente se mangiate fresche. Centro grammi di prodotto, infatti, contengono una predominante percentuale di acqua e circa il 7 per cento di zuccheri; le fibre pesano per l’1,5 per cento, le proteine per lo 0,4 per cento, e infine i grassi sono limitati appena allo 0,1 per cento. Difatti, un etto di albicocche racchiude all’incirca solo 28 calorie, dimostrandosi dunque un alimento ipocalorico e consigliabile anche a chi segue un regime dietetico per perder peso. Molto interessante è poi la composizione chimica di questo frutto, che “nasconde” minerali (in prevalenza potassio, ma anche ferro, sodio, fosforo e calcio), niacina, riboflavina, tiamina e, soprattutto, una salutare presenza di vitamine di tipo A e C, che svolgono una fondamentale funzione antiossidante, contrastando l’azione dei radicali liberi.

La vitamina A, in particolare, viene assunta sotto forma di betacarotene: stando alle tabelle dei medici, bastano due etti di albicocche fresche a fornire l’intera totalità del fabbisogno giornaliero di vitamina A di un adulto. Parliamo di un elemento che è importante per la assicurare una buona vista, innanzitutto, ma anche per difendere il sistema immunitario e proteggere la cute, mantenendo la pelle sana e morbida; inoltre, sono in fase di studio gli effetti positivi di questo gruppo di vitamine nel contrasto ad alcuni tipi di tumore. Ma le albicocche si dimostrano una significativa fonte di potassio, aiutando a mantenere la tonicità muscolare e a regolare il battito cardiaco, oltre che regolare la pressione sanguigna e ridurre, in questo modo, il rischio di subire un ictus, e anche di fibre, in particolare quelle solubili, che migliorano la regolarità intestinale e contribuiscono a normalizzare i livelli di glucosio e di colesterolo sano nel sangue.

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