Fare la pizza in casa può essere più semplice di quanto non si immagini. Basta qualche piccolo accorgimento, un po' di pratica e qualche consiglio utile per ottenere una pizza come in pizzeria. Quindi che ne dite di vedere insieme come fare la pizza fatta in casa?
Alzi la mano chi non ama la pizza, quel prodotto lievitato da forno tipico della gastronomia campana, e napoletana in particolare, arrivato ad essere considerato niente di meno che un simbolo della cucina italiana in tutto il mondo. Nata come semplice impasto povero, si è evoluta ed arricchita nei secoli fino ad includere numerose varianti. La mia preferita? Ovviamente la classica pizza napoletana, sottile e con un bel cornicione soffice!
Ma visto che i gusti in fatto di pizza non potrebbero essere più vari e diversi, ecco una guida pronta per voi, per aiutarvi ad entrare nel mondo della pizza fatta in casa e riuscire a fare un’ottima pizza… proprio come piace a voi!
La prima cosa da valutare quando si tratta di pizza fatta in casa è la scelta degli ingredienti. Che farina usare? Devo aggiungere della farina di semola all’impasto? È vero che la pasta per le pizze si può fare anche con la patata? È meglio usare l’acqua o il latte? La vera pizza è solo con lievito madre o posso usare anche il lievito di birra? E cosa dire dell’olio, va aggiunto o no?
Ecco, inizierò a rispondere a queste domande sugli ingredienti, per poi passare al procedimento vero e proprio per preparare la pizza fatta in casa.
Una volta scelti gli ingredienti non vi resta che iniziare a preparare la vostra pasta per la pizza.
Che abbiate scelto lievito di birra o lievito madre, farina 0 o di semola, l’importante, come sempre, è usare ingredienti di buona qualità e prestare attenzione ad alcuni particolari.
Per quanto riguarda il come impastare, la scelta è molto personale: c’è chi preferisce preparare l’impasto a mano, alla vecchia maniera, e chi invece trova più comodo e rapido lavorare la pasta per le pizze con la planetaria. Tranne in caso di impasto ad alta idratazione (più difficile da gestire e per il quale prediligo l’impastatrice) e a meno che non sia per ottimizzare i tempi (mi capita di gestire più ricette contemporaneamente, e in quel caso avere la planetaria che lavora mentre tu fai altro è davvero una risorsa preziosa) io sono una di quelle persone che amano sentire l’impasto tra le dita.
Insomma, purché siate in grado di lavorare la pasta fino a renderla liscia ed omogenea, non importa come lo facciate, per cui potete scegliere il metodo di lavorazione che preferite.
Arriviamo quindi alle proporzioni. Personalmente preferisco un impasto semplice, per poi decidere in tutta tranquillità il condimento da usare, ad esempio preparato con 500 g di farina 0, 250 ml di acqua, 10-15 g di lievito di birra fresco, 2 cucchiaini di sale e, volendo, 1 cucchiaio di olio di oliva. Niente vi impedisce, però, di personalizzarlo a vostro gusto, ad esempio preparando un impasto integrale o semi-integrale, omettendo l’olio o sostituendolo con strutto, e via dicendo (potete addirittura preparare un impasto leggermente zuccherato per preparare una pizza dolce, magari da servire con una generosa dose di nutella spalmata sopra).
Il mio impasto preferito per la pizza lo trovate qui, insieme al procedimento con foto passo-passo.
Consiglio: potete preparare la pasta per le pizze in anticipo e conservarla in frigorifero in un contenitore a chiusura ermetica fino a 24 ore, o anche surgelarla.
Una volta finito di impastare la pizza, si passa alla lievitazione, che dovrà avvenire preferibilmente in 2 tempi: farete lievitare una prima volta il panetto di pasta per la pizza, che andrà poi steso, condito, e lasciato lievitare ancora un po’ prima di poter procedere con la cottura.
Nota: per praticità, alcuni preferiscono stendere la pasta direttamente nella teglia subito dopo averla preparata per procedere ad un’unica lievitazione. Nonostante un impasto più maturo sia più digeribile, trovo che in caso di impasti ad alta idratazione questo metodo sia fattibile, soprattutto se si utilizza poco lievito e si prevede una lievitazione abbastanza lunga. Inoltre, consente di evitare di manipolare troppo l'impasto dopo la lievitazione, uno step cruciale per non perdere tutti i gas della lievitazione, con conseguenza perdita di volume e sofficità, e per non stressare troppo il glutine, che potrebbe reagire "arricciandosi" e ritirandosi, rendendo il vostro impasto troppo elastico e molto più difficile da stendere. (Questo fenomeno di una eccessiva elasticità può verificarsi anche semplicemente se l'impasto non è ancora abbastanza maturo, vale a dire che ha lievitato troppo poco rispetto a quanto necessario.)
Una volta terminata la lievitazione, potete scegliere la teglia in cui stendere la pizza prima di farcirla. Quindi dovrete decidere che tipo di pizza volete preparare: preferite una pizza più alta e soffice o più sottile e croccante?
Eccoci arrivati a un altro punto cruciale: la farcitura. Innanzitutto dovrete decidere come preparare la pizza: volete preparare una classica pizza “aperta” (che sia di forma tonda o rettangolare, di dimensioni medie, piccole come le pizzette delle feste), o piuttosto un bel calzone?
Una volta stabilito questo, si può passare al condimento vero e proprio, che può variare enormemente, dai gusti più classici (margherita, marinara, diavola…) a quelli più sfiziosi (mimosa, wurstel e patatine, rucola e crudo…) fino ad arrivare a preparazioni più atipiche (come i panini napoletani, i rotoli di pizza, le pizze ripiene…). Potete scegliere in assoluta libertà qualsiasi tipo di condimento in base al gusto personale vostro e dei vostri ospiti, andando dalla pizza bianca a quella rossa, di salumi, ai formaggi, agli ingredienti vegani, fino ad arrivare addirittura al dolce.
E che dire di una bella focaccia? Che sia Che sia semplice o più condita, se userete ottimi prodotti di qualità, come un buon olio extra-vergine di oliva e pomodorini saporiti, state certi che non resterete delusi.
Se poi volete provare con qualcosa di diverso, potreste preparare un prodotto tipico della rosticceria napoletana, la parigina. Si tratta di una versione un po’ più elaborata di una semplice pizzetta condita con formaggio prosciutto e pomodoro, ricoperta con uno strato di pasta sfoglia friabile e croccante.
Quale che sia il condimento scelto, dovrete poi fare attenzione ancora a una fase, quella della cottura.
Attenzione: se dovete condire la pizza anche con formaggi freschi o morbidi, vi conviene aggiungerli solo negli ultimi minuti di cottura, in modo che si sciolgano ma non brucino! A questo proposito, se usate formaggi molto freschi, come la mozzarella, lasciatela sgocciolare in un piatto o su della carta da cucina, in modo che il siero rilasciato non inumidisca troppo la pizza.
Ci sono vari possibili metodi di cottura per la pizza fatta in casa. Il metodo tradizionale prevede la cottura nel forno a legna (qui trovate alcune nozioni di base al riguardo), ma purtroppo sono in pochi ad avere questa possibilità: la maggior parte di noi deve adeguarsi con il classico forno di casa.
A questo proposito vorrei lasciarvi il link a una guida che ho scritto in passato e che potrebbe esservi estremamente utile. Molte di voi ancora hanno dubbi sulla differenza tra forno statico e ventilato, ragion per cui ho scritto una guida appositamente per voi, per aiutarvi a capire qual è l’utilizzo più corretto delle due funzioni e a gestire al meglio il vostro forno, che sia elettrico o a gas.
Per quanto riguarda i temperatura e tempi di cottura, variano ovviamente in base a vari fattori, primo fra tutti il forno (ogni forno è diverso, dovete scoprire come funziona il vostro per imparare come usarlo al meglio), ma anche in base alla dimensione della pizza (una pizza più grande cuocerà più a lungo di una pizzetta) e al tipo (una pizza alta tipo focaccia avrà bisogno di una cottura più lenta e prolungata e di una pizza sottile).
In linea di massima, i tempi di cottura variano dai 10-15 minuti per una teglia di pizzette ai 30-40 minuti per una grossa focaccia.
Le temperature invece vanno dai 180-190°C per una cottura più lenta ai 230-250°C.
Con la pratica e l’esperienza imparerete ad usare bene il vostro forno e cuocere la pizza proprio come piace a voi.
Un altro metodo di cottura, più atipico, è la cottura su testo, perfetta per quando, in estate, non volete rinunciare a preparare un’ottima pizza nonostante il caldo: in pochi minuti croccante sotto e morbida al tatto.
Attualmente, il metodo di cottura che preferisco è una variante della cottura su testo, con la quale riesco ad ottenere una pizza come in pizzeria. Se volete scoprire come, non vi resta che leggere la ricetta sul blog.
E che dire delle pizze fritte? Che siano pizzette montanare o calzoni, mi raccomando di friggerle in olio ben caldo ma non fumante, per ottenere una cottura ottimale senza che la pizza bruci né si inzuppi di olio. Una volta ben dorata, lasciate le vostre pizze fritte su carta assorbente per un paio di minuti, quindi conditele (se necessario) e servitele subito.
Ma se volete provare una pizza davvero buona e digeribile, dovete assolutamente attrezzarvi di tempo, pazienza e lievito madre. Potete procurarvi la pasta madre tramite amici, parenti o conoscenti, o cercare di riprodurlo in casa voi stessi. Vi assicuro che per quanto riguarda la digeribilità non c’è niente di meglio che una pizza con lievito madre. Certo, i tempi saranno lunghi (molto lunghi, se siete abituati al classico panetto di lievito di birra), ma il risultato vi sorprenderà, e volete mettere la soddisfazione di creare con le vostre mani una pizza leggera come quella delle migliori pizzerie??
Allora non vi resta che seguire la mia ricetta con tutte le foto e i passaggi dettagliati, dal rinfresco del lievito madre all’impasto alla cottura, per servire in tavola la pizza più digeribile che avete mai fatto e stupire tutti i vostri ospiti.
Be’, ora che avete scoperto come fare la pizza in casa, che aspettate ? Provate e… buon appetito!